Lorenzo De Angelis

Lorenzo De Angelis

Lorenzo De Angelis è tra gli artisti che hanno aderito al progetto 40 days /Artisti in quarantena, a cura di Mattia Lapperier, con il sostegno di EFG Art Ltd. La mostra, in programma presso l’Associazione Quasi Quadro di Torino dal 26 novembre 2020 al 10 gennaio 2021, è sospesa a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Tale progetto, incentrato sull’attività degli artisti durante il lockdown generalizzato dei mesi primaverili del 2020, continua a vivere attraverso molteplici iniziative online, in attesa che la mostra possa essere allestita e fruita direttamente dal pubblico.

Al centro della ricerca artistica di Lorenzo De Angelis stanno da un lato le proprie esperienze condotte sullo spazio-tempo, dall’altro il recupero dell’antico concetto filosofico di clinamen, inteso come improvvisa e inspiegabile deviazione degli atomi nel vuoto, che è all’origine della nascita della materia, secondo Epicuro. Traendo spunto da tali coordinate, procedono due serie di lavori che l’artista porta avanti parallelamente o, per meglio dire, in modo integrato, anche durante i mesi di lockdown, momento in cui ha sperimentato tali processi per lo più su carta, poiché impossibilitato a raggiungere il proprio studio. Tali cicli sono infatti complementari tra loro, al punto che possono essere considerati l’uno la degenerazione dell’altro e viceversa. Essi descrivono due approcci speculari allo spazio-tempo, oscillanti tra il rigore strutturale e l’imprevedibilità del processo istintivo-gestuale. I Monopluriplanes derivano dalla semplice stampa di un segno su un supporto. Ripetendo tale procedimento, lo spazio, nonostante apparentemente si riempia, tende piuttosto a un progressivo e ritmico svuotamento. Appare geometrizzato, piegato su se stesso e orientato all’esterno. Postulando così un ideale proseguimento oltre la superficie imposta dal supporto, inteso come un limite fisico e non sostanziale, la griglia spazio-temporale – senza inizio né fine – fluttua su una superficie infinita. Nella serie che l’artista definisce ZYX invece il segno implode su se stesso, diviene materico, dinamico, caotico, una sorta di schiuma quantica non misurabile. Lo spazio perde così ogni connotato e traiettoria, diviene imprevedibile nel suo dispiegarsi, sino a travalicare ogni dimensione nota.

M.L.

Il catalogo della mostra da cui proviene l’estratto su Lorenzo De Angelis è disponibile presso il sito web di Vanillaedizioni.

Lorenzo De Angelis, Untitled, 2020
Lorenzo De Angelis, Untitled, 2020, tempera su carta, 33×24 cm

Lorenzo De Angelis (Viterbo, 1989) vive e lavora a Vitorchiano (VT). Il suo lavoro si concentra sulle possibilità di sezione e strutturazione spaziale delle superfici, a partire dalla presenza minima del gesto su un piano: elabora, dunque, un linguaggio pittorico minimale, icastico e intuitivo. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Italia, Austria, Stati Uniti, Portogallo, Danimarca (Bech Risvig Collection), Germania (Lepsien Art Foundation). Nel 2017 partecipa alla mostra “Selected works from the Bech Risvig Collection”, presso Huset for Kunst & Design a Holstebro (Danimarca). Nel 2019 prende parte alla bi-personale “Automatic” con Manuel Fois, presso la LM Gallery a Latina; alla personale “Dissonant Algo(Rhythm)”, presso CRAC Arte Contemporanea e a “Ouverture”, presso Stecca 3.0 a Milano, collettiva a cura di Supergiovane.